INVASO ARTIFICIALE

Invaso artificiale sul fiume Paglia – sbarramento di Torre Alfina

Considerando l’elevata portata delle piene del fiume Paglia, è stata analizzata l’ipotesi di costruire un invaso artificiale. Questo invaso sarebbe realizzato con uno sbarramento nel tratto medio-vallivo del Paglia, in località Torre Alfina, nel comune di Acquapendente (VT).

L’invaso studiato è alto 56 metri e potrà contenere circa 27,5 milioni di metri cubi d’acqua, con un livello d’acqua di 47 metri.

Le opere includono una galleria di scarico e un bypass che permettono all’acqua e ai sedimenti di defluire regolarmente nei periodi normali e di piena ordinaria. La funzione principale dell’invaso è quella di trattenere l’acqua durante le piene più intense per evitare inondazioni a valle.

Oltre a trattenere l’acqua durante le piene, l’invaso potrà accumulare acqua per l’irrigazione nei periodi di siccità e migliorare le condizioni del fiume Paglia durante l’estate, rilasciando gradualmente l’acqua accumulata.

Data la conformazione stretta della valle, si è ipotizzato di riservare un volume d’acqua permanente di circa 5 milioni di metri cubi, con un’altezza d’acqua di circa 22 metri a monte dello sbarramento.

In caso di realizzazione, l’invaso sarà gestito attraverso un Piano di Gestione Dinamico, che prevede il controllo, il monitoraggio e la gestione dei livelli d’acqua. Inoltre, include la valutazione e il controllo delle modalità di rilascio dell’acqua e dei sedimenti verso valle accumulati nell’invaso. Questo Piano dovrà essere coordinato con gli altri strumenti di previsione e gestione degli invasi esistenti (come l’invaso di Corbara) per massimizzare i benefici e ridurre i rischi per le aree a valle.

Conformazione planimetrica dello sbarramento e sua sezione longitudinale

Viste aeree dell’area interessata dallo sbarramento sia nella configurazione di stato di fatto sia nel foto-inserimento dell’opera eseguita

Interventi di Manutenzione e Messa in Sicurezza nell’Alto Paglia

Durante gli incontri preliminari al Dibattito Pubblico, è emersa la necessità di esaminare interventi di manutenzione e messa in sicurezza lungo il corso d’acqua a monte della cassa P1. Questi interventi sono necessari per proteggere tratti della SS Cassia, le zone industriali e artigianali di Radicofani, Abbadia S. Salvatore e Acquapendente, e le aziende agricole e zootecniche lungo il fiume.

Gli interventi, stimati a circa 40 milioni di euro, includono:

  • Ricalibrazione e risagomatura dell’alveo e delle golene.
  • Taglio selettivo delle alberature.
    Rimozione e rimodellamento dei depositi stabilizzati.
  • Realizzazione di opere longitudinali flessibili (gabbionate e scogliere).
  • Realizzazione di opere di protezione trasversali (pennelli, soglie e briglie) per ridurre il trasporto solido e le erosioni.
  • Interventi di rinaturalizzazione del corso d’acqua.