LE RAGIONI DELL’OPERA
INQUADRAMENTO DELL’INTERVENTO
Il fiume Paglia è il principale affluente del fiume Tevere, situato a destra del corso d’acqua dando le spalle alla fonte. Scorre dalla bassa Toscana, attraversa l’alto Lazio e arriva nella parte occidentale dell’Umbria, confluendo nel Tevere a valle del lago di Corbara.
Dal 2012, è diventato evidente che il territorio è vulnerabile agli eventi di piena, soprattutto dopo una grave alluvione seguita a mesi di siccità. Per questo motivo, è nata l’esigenza di progettare un “sistema di invasi” a scala di bacino, capace di gestire le piene del fiume.
Dopo l’alluvione del 2012, sono stati realizzati diversi interventi per ridurre il rischio idraulico. Il Consorzio per la Bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia ha eseguito lavori sul fiume Paglia, nei comuni di Allerona, Castel Viscardo e Orvieto, e su alcuni torrenti minori nella Regione Umbria. Per maggiori dettagli sugli interventi, è possibile visitare il sito del Consorzio.
Nonostante questi interventi, è diventato necessario progettare un sistema che consideri l’intero bacino del fiume Paglia. L’obiettivo è trovare la combinazione migliore di opere per ridurre il rischio di allagamenti e, allo stesso tempo, accumulare acqua per affrontare i periodi di siccità sempre più frequenti.
Per raggiungere questi obiettivi, nel 2019 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale (AUBAC) hanno avviato la progettazione di fattibilità tecnico ed economica di un nuovo sistema di invasi sul fiume Paglia.
OBIETTIVI DELL’INTERVENTO
Il progetto si pone i seguenti obiettivi generali:
- Riduzione dei danni da allagamento: identificare le opere necessarie per diminuire significativamente i volumi di piena, limitando così i danni nelle aree urbanizzate.
- Approvvigionamento idrico: creare nuovi volumi d’acqua da utilizzare nei periodi di siccità per l’agricoltura.
- Preservazione dell’ambiente fluviale: garantire il flusso minimo di acqua nei periodi di siccità e la ricarica delle falde, valorizzando l’ambiente fluviale.
- Valutazione degli effetti positivi: analizzare i benefici delle opere progettate nella media e bassa valle del Tevere, evitando che le piene del fiume Paglia si sovrappongano a quelle provenienti dall’invaso di Corbara, causando danni maggiori.